LÍMINE PHOTOBOOK

 
A project curated by Massimo Siragusa
 

ENG
Seven photographers, who have taken on a personal journey around the idea of margin, choosing Roma and its territory as a meeting point: this is LìMINE. Guide to the limits of a city, a collective project curated by Massimo Siragusa. The sensitivity and vision of each photographer have faced the very concept of border, not only meant as a space boundary or as a mere measure of time. They have focused their research on the idea of border as another dimension, multifaceted and changeable. So, from surrounding walls of Rome and all the way to small villages, from quiet beaches to landfields, from the popular neighborhoods of the “Drizzagno del Tevere” and to the Monte Terminillo, their path intertwines a continuous dialogue between different plans and views related to Rome and the Capital city’s peripherical area, in a choral dimension aiming to emphasize similarities rather than pointing out differences. The photo project became as a book, LìMINE. Guide to the limits of a city (available on www.dollseyereflex.org/shop), curated by Doll’s Eye Reflex Laboratory – with a foreword by Francesco Pacifico – a not-so-touristic guide, but a more metaphysical kind of guide, both describing and reinventing a city displaying nuanced boundaries, recalling the edges of an idea, a memory, a feeling. Periphery and old city, land and sea, beauty and decay meet and mingle, and new topographies overlap with ancient maps, forcing us to refocus our vision.

The book features part of Omnia Mutantur as my personal contribute.

 

ITA
Sette fotografi che hanno intrapreso un viaggio intorno all’idea di margine, scegliendo come luogo d’incontro Roma e il suo territorio e lavorando insieme a un unico progetto: LìMINE. Guida ai limiti di una città, a cura di Massimo Siragusa. La sensibilità e la visione di ognuno di loro si sono confrontate con l’idea di limite, non inteso solo come confine di spazio, né soltanto come misura di tempo, ma come dimensione altra, multiforme e mutevole. Dalle cinte murarie di Roma alle piccole frazioni, dalle spiagge silenziose agli appezzamenti di terreno, dai quartieri popolari al “drizzagno del Tevere”, fino al Monte Terminillo, il loro percorso si è mosso in continuo dialogo tra piani e punti di vista diversi su Roma e sui dintorni della Capitale, in una dimensione corale che tende a sottolineare le similitudini piuttosto che a rimarcare le differenze. Il progetto è adesso diventato un libro, LìMINE. Guida ai limiti di una città (disponibile su www.dollseyereflex.org/shop) a cura di Doll’s Eye Reflex Laboratory – con una postfazione di Francesco Pacifico – una guida poco turistica e molto evocativa, che descrive e reinventa una città dai confini sfumati come quelli di un’idea, di un ricordo, di una sensazione. Periferia e centro, terra e mare, bellezza e degrado si toccano e si confondono, e nuove topografie si sovrappongono ad antiche mappe, costringendoci a
riorientare la nostra visione.

Parte di Omnia Mutantur è pubblicato all’interno del libro.

 

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The exibithion| La mostra
OFFICINE FOTOGRAFICHE – Roma 2016 

 

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Press review | Rassegna Stampa